Gita
scialpinistica tra le
più classiche e frequentate della Valle Brembana, che permette di visitare
alcune tra le zone più belle e conosciute delle Orobie. Essa può
essere effettuata, almeno nella sua parte sciisticamente più interessante, ovvero
la discesa della Val Rossa, sino alla fine di maggio o anche all'inizio di
giugno. L'itinerario è (considerando le mie capacità) abbastanza impegnativo
sia nella parte di salita che in quella di discesa.
Foto
1 (maggio 2000) - Il tratto di salita da quota 2100 circa sino alla
"spalla" del Cabianca. A sinistra l'itinerario di salita classico, a destra
una possibile variante di salita lungo il canalino.
La Val Rossa
è uno splendido canalone esposto a nord ovest, avente un dislivello di circa 500 metri.
La pendenza si mantiene pressoché costante lungo tutto il suo sviluppo. Il tratto iniziale della
discesa (per intenderci le prime 4 o 5 curve) è leggermente più ripido
rispetto al resto della Valle. In caso di neve ghiacciata una caduta in questa
zona non sarebbe certo una bella esperienza. Prima di affrontare questa gita
conviene pertanto valutare bene le proprie capacità sciistiche. Necessari
piccozza, ramponi e molta prudenza.
Percorrere la Valle
Brembana seguendo le indicazioni per Piazza Brembana e poi per Carona. All'inizio del paese prendere a
sinistra la strada con indicazione Rifugio Calvi e, dopo aver percorso il primo tratto
asfaltato, imboccare la stretta carrozzabile che porta al
Rifugio in circa 7 Km. Nei mesi di marzo - aprile di solito si può salire con l'auto sino alla località Dossi
(m.1450 circa). L'auto può essere lasciata vicino alla cascata che scende dalla
Valle Sambuzza, ammesso di trovare "parcheggio". Più avanti con la
stagione è solitamente possibile salire sino al Prato del Lago (m.1650).
Foto
2 (aprile 1992) - La salita della ripida "spalla" del Cabianca
Seguire la
carrozzabile sino a raggiungere la Diga del Lago di Fregabolgia (m.1950).
Raggiungere il coronamento della Diga, attraversarlo e cominciare a salire in direzione
sud est l'evidente vallone che scende dal Monte Cabianca. Raggiunta quota 2200
circa piegare un po' a sinistra sino a raggiungere la "spalla" est
della montagna, dove inizia il tratto più impegnativo della salita. Dopo aver
tolto gli sci, risalire il ripido tratto che porta alla cresta, raggiunta la
quale si apre uno splendido panorama verso la zona dei laghi d'Aviasco.
Percorrere tutta la cresta in direzione ovest sino a giungere alla vetta (m.2601).
Foto
3 (aprile 1992) - Il tratto in cresta che porta alla vetta.
Dalla vetta
perdere qualche metro sul versante sud, poi in leggera discesa proseguire in
direzione ovest sino a raggiungere, dopo aver percorso qualche centinaio di
metri, l'imbocco della Val Rossa (m. 2500 circa), da dove inizia la
discesa vera e propria.
Scendere lungo
il canalone sino a raggiungere la Valle dei Frati, che, in direzione nord -
sud sale verso
il Passo d'Aviasco. Mantenendosi sulla destra orografica della Valle
raggiungere la diga del Lago dei Frati (m.1940) e successivamente,
mantenendosi sempre sulla destra orografica della Valle, il sentiero che dal
Rifugio Calvi porta al Rifugio Laghi Gemelli.
A
questo punto, in funzione dell'innevamento e della conoscenza della zona, si
hanno diverse alternative:
1)
Seguire il sentiero in direzione del Rifugio Calvi sino a raggiungere la
strada carrozzabile poco sotto la Diga.
2)
Scendere in direzione nord ovest, avendo come riferimento la linea elettrica
che sale alla diga del Lago dei Frati, sino a raggiungere la Baita Cabianca (m.1700).
Continuare la discesa piegando un po' a sinistra e, dopo essere entrati nel bosco,
raggiungere un ponticello che consente di attraversare il fiume Brembo ed
arrivare alla carrozzabile, in una zona posta tra il Dosso ed il Lago del
Prato.
Foto
4 (aprile 1993) - Il primo tratto di discesa della Val Rossa (affollata) vista dal Monte dei Frati
3)
Prendere in direzione ovest, seguendo più o meno il percorso del
"sentiero estivo" che sale dalla Località Pagliari. Quest'ultima
scelta è da prendere in considerazione solo se in compagnia di persone che
conoscano bene la zona. Nel fare questo percorso, che si svolge quasi
completamente nel bosco, è possibile perdere l'orientamento e finire in
qualche zona abbastanza pericolosa.
Ovviamente è
possibile salire direttamente la Val Rossa con gli sci, accorciando in tal
modo l'itinerario ed evitando l'impegnativo tratto sul Monte Cabianca. In
questo caso è consigliabile seguire la carrozzabile sino al ponticello e
salire seguendo l'itinerario di discesa 2). Bisogna in ogni caso tenere conto
della pendenza dell'ultimo tratto della salita. In caso di neve dura conviene
mettere per tempo i rampanti (o i ramponi) per evitare di trovarsi a rovistare
nello zaino nel tratto più ripido della salita.
Perdonatemi
questi consigli, che forse ai più sembreranno banali, ma sono tutte
situazioni provate personalmente e che vorrei, per quanto possibile, evitare ad altri.
Foto
5 (aprile 1990) - Il tratto di discesa lungo la Valle dei Frati. Sullo sfondo
la diga.
Foto 6 (febbraio 2002) - La fotografia è stata scattata
dal Monte Valgussera (Foppolo). In alto, da sinistra, si vedono il Monte
Cabianca, il Monte Valrossa ed al centro, metà al sole e metà in
ombra, il tratto iniziale della Val Rossa.