Gita
relativamente poco impegnativa nella conca dei Campelli, in ambiente
fantastico dominato dal gruppo del Cimone della Bagozza. Particolarmente
suggestiva dopo nevicate recenti.
Percorrere la
Val di Scalve sino al paese di Schilpario. Proseguire lungo la strada nella
pineta che porta al Passo del Vivione sino a raggiungere i Fondi di Schilpario,
dove nella stagione invernale la strada viene chiusa. Salire lungo la strada
che percorre il bosco tagliando ove possibile i tornanti sino a giungere alla
Malga Cimalbosco. Continuare sulla strada, lasciandosi alla destra la
traccia che sale verso il Rifugio Bagozza, per circa 1 km. Superare un
primo tornante sulla destra poi, in corrispondenza di un secondo tornante
verso sinistra, alla fine del bosco, uscire dalla strada e puntare verso nord
lungo un evidente vallone. Salire sino a quota 1800 m circa, poi piegare a a
destra (nord est) in direzione del Passo Glaiola (m. 1920). Dal passo è ben
visibile l'ultimo tratto della salita. Piegare a destra (est) portandosi sulla
facile cresta che in breve porta alla vetta.
La discesa può
essere effettuata lungo l'itinerario di salita. In alternativa è possibile,
con condizioni di neve sicura, dopo aver percorso a ritroso il primo tratto di cresta, scendere lungo il vallone che
scende alla sinistra (est) verso il Passo del Giovetto (m.1816). Dal passo
proseguire in falsopiano, seguendo tracce di sentiero estivo, prima in direzione nord est, poi verso sud, portandosi,
con ampio giro in direzione oraria, nella valle dei Teiassi che in breve porta
al Rifugio Bagozza ed a Malga Cimalbosco