Scialpinismo nelle Orobie


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Itinerario 7  - GIRO DEL MONTE CADELLE

Località partenza: Foppolo, m 1600
Dislivello: 460 + 100 + 250 m (circa)
Tempo di percorrenza: 5 - 6 ore
Esposizione: Varie
Periodo: Gennaio - Marzo

Itinerario molto vario che, con partenza ed arrivo a Foppolo, consente di effettuare il giro completo del Monte Cadelle (2483 m), di visitare 4 valli diverse e di raggiungere la bellissima conca dei laghi del Porcile, posta in corrispondenza della testata della Val Lunga che sale dal paese valtellinese di Tartano. Mentre quasi tutte le valli del versante bergamasco delle Orobie sono abitate sino a quote relativamente alte e turisticamente sfruttate, molte valli del versante valtellinese offrono ancora scorci di suggestiva solitudine. A volte basta superare il confine tra i due versanti per respirare un'atmosfera completamente diversa. Anche qui qualcuno sogna di "sviluppare la zona" costruendo piste ed impianti di risalita, per cui non è detto che la suggestione duri a lungo............ L'itinerario è di media lunghezza e, se percorso con neve ben assestata, non presenta grosse difficoltà. Particolare attenzione va posta subito dopo la partenza, nella risalita del pendio esposto a sud - est, dove di solito si scarica una slavina che scende dai pendii sovrastanti, nell'attraversata dal Passo di Dordona verso quota 2216 (nel caso si preferisca non perdere quota) e nel primo tratto di discesa dal Passo di Porcile, dove è facile arrivare con neve già molto scaldata dal sole.

Vedi altre foto dell'itinerario

Foto 1 (febbraio 2002) - La foto è stata scattata dalla cima del Monte Valgussera. In rosso il primo tratto dell'itinerario verso il Passo di Dordona. Si nota il tratto soggetto a valanghe sotto il Monte Arete. In blu il tratto finale, dal Passo di Porcile a Foppolo.

Percorrere la Valle Brembana sino al paese di Foppolo. Arrivati in paese seguire la strada che sale verso gli impianti di risalita. Subito dopo aver lasciato sulla sinistra l'Hotel Des Alpes prendere una deviazione a sinistra e percorrere la strada per qualche centinaio di metri sino a giungere alla fine della stessa.

Prendere in leggera salita superando una serie di grossi paravalanghe (in questa zona, nel gennaio 1977, una valanga distrusse un condominio, causando 8 morti), poi piegare a sinistra, attraversare la valle e salire con una serie di diagonali il pendio esposto a sud - est sino a giungere ad una piccola baita. Proseguire in direzione del Passo di Dordona (m. 2061) che si raggiunge con una breve attraversata finale in mezzacosta. Evitare in questo tratto di guadagnare troppa quota ed essere così costretti ad una "discesina" finale per raggiungere il Passo.

Foto 2 (febbraio 1998) - La Valle dei lupi vista dai Laghi del Porcilel

In corrispondenza del Passo sono ancora visibili i resti di piccole fortificazioni militari costruite ai tempi della prima guerra mondiale. In direzione ovest si intravede appena la selletta di quota 2218 m, al di là della quale inizia la Valle dei Lupi. La selletta può essere raggiunta in due modi. La prima possibilità consiste nel prendere direttamente a sinistra, superare una serie di canali ed arrivare, dopo qualche piccolo saliscendi, ai piedi del tratto finale, avendo perso pochissima quota. In questo caso non conviene togliere le pelli; il percorso è diretto ma consigliabile solo con neve ben assestata. La seconda possibilità consiste nel seguire più o meno il sentiero estivo scendendo in direzione nord ovest, puntando verso la ben visibile Casera di Dordona. Dopo aver perso in diagonale un centinaio di metri di quota si risale facilmente verso quota 2218 m. Raggiunta la selletta scendere, spostandosi un po' a destra, la bellissima Valle dei Lupi sino ad arrivare al laghetto di mezzo, posto a quota 2038 m. La discesa, pur se non molto lunga, risulta di solito molto divertente.

Foto 3 (gennaio 1993) - La discesa lungo la Valle dei Lupi (a sinistra) e la successiva risalita verso il Passo di Porcile visti dalla Cima di Lemma (2348 m)

Rimesse le pelli bisogna ora salire verso il Passo di Porcile (m. 2290). E' consigliabile aggirare il laghetto di mezzo, salire il direzione sud est in modo da passare tra il laghetto di mezzo e quello superiore, posto a quota 2090 m, guadagnare ancora quota e  raggiungere il passo effettuando una lunga diagonale finale verso destra.

Dal Passo scendere in direzione di Foppolo mantenendo la sinistra della Valle. A causa dell'esposizione del primo tratto di discesa (sud est) è possibile che la neve in questa zona risulti non particolarmente stabile. Si supera dapprima in mezzacosta un tratto in leggera discesa e successivamente un pendio più ripido. Giunti a quota 1850 m circa, individuare a sinistra il sentiero che, dopo aver attraversato un tratto boscoso, riporta esattamente al punto di partenza dell'itinerario. Quale punto di riferimento per l'individuazione del sentiero conviene prendere un piccolo bacino idrico, posto quasi al centro della valle, al quale il sentiero è diretto.

Foto 4 (febbraio 1997) - Il tratto finale che dai Laghi di Porcile porta al Passo di Porcile, con sullo sfondo il Monte Valegino. Si noti lo strato di ghiaccio che ricopre il manto nevoso.

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