Scialpinismo nelle Orobie


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Itinerario 19 - CIMA DI TIMOGNO m 2099

Località partenza: Spiazzi di Boario, m 1150
Dislivello: 950 m
Tempo totale: 2.5 ore circa
Esposizione: Nord, poi Ovest
Periodo: Gennaio - Marzo

Classica e molto frequentata gita, a volte considerata per la sua relativa semplicità "gita di inizio stagione", "gita di ripiego quando il tempo è brutto" oppure da fare "tanto per salvare la domenica", palestra preferita per gli allenamenti (di giorno e di notte) degli scialpinisti agonistici, negli ultimi tempi (inverno 2004) è balzata agli onori della cronaca locale a seguito dell'emanazione della legge che, tra le altre norme, vieta agli scialpinisti la risalita delle piste battute.

Vedi altre foto dell'itinerario - gennaio 2004

Vedi altre foto dell'itinerario - gennaio 2016

Foto 1 (gennaio 2004) - Il tratto di itinerario che attraversa il bosco poco sopra la Baita Pagherolo, prima di sbucare sopra l'arrivo degli impianti.

E' infatti lungo queste piste che i Carabinieri (febbraio 2004) hanno realizzato "appostamenti contro gli scialpinisti che di notte scendono dal Timogno e dal Vodala" per "rendersi conto del fenomeno", suscitando non poche proteste da parte degli stessi.

Divieti ed appostamenti a parte, la salita al Timogno rimane comunque un itinerario molto interessante. Ad un primo tratto che si svolge lungo una pista battuta, segue l'attraversamento di un fitto bosco di abeti, oltrepassato il quale si affronta il ripido tratto finale che, nella sua parte finale, può risultare anche discretamente impegnativo.

Salire la Val Seriana in direzione di Valbondione, poco oltre Gromo deviare a destra e raggiungere gli Spiazzi di Boario.

Foto 2 (gennaio 2004) - Appena usciti dal bosco. Sullo sfondo si intravede la cima.

La prima parte della salita, sino all'arrivo degli impianti, può essere effettuata risalendo completamente la pista principale che termina in corrispondenza della partenza della seggiovia che si trova sulla destra del parcheggio (guardando verso la Cima).

E' comunque più interessante prendere l'ampia pista che inizia alla sinistra del parcheggio, che va risalita per tutto il suo primo tratto rettilineo. In corrispondenza della curva a sinistra della pista, prendere a destra le tracce del sentiero che, attraversando il bellissimo bosco di conifere, porta dapprima alla la Baita Pagherolo (m 1437), che si trova vicino alle piste, e successivamente, dopo aver attraversato un altro bellissimo tratto di bosco, poco sopra l'arrivo degli impianti di risalita.

Proseguire in direzione sud - est sino a raggiungere il crinale che scende dalla vetta, raggiunto il quale si apre una splendida vista verso la pianura. Risalire il pendio tenendosi sempre sulla destra, in corrispondenza dello spartiacque.

A causa del gran numero di sciatori che percorre questo itinerario, il tratto finale risulta quasi sempre "lisciato" e duro ed è pertanto da percorrere con attenzione.

Foto 3 (Gennaio 2004) - Il tratto finale dell'itinerario

Il panorama che si gode dalla vetta è suggestivo ed è dominato dalla parete nord della Presolana e dalla sottostante Valzurio, ancora miracolosamente "non sviluppata" e "non valorizzata" da alcun impianto di risalita.

In direzione ovest si scorge la Valcanale, sulla quale incombe la parete nord est dell'Arera, e più a destra gli invitanti pendii che salgono verso la Corna Piana.

 

 

 

Foto 4 (Gennaio 2004) - Il tratto di itinerario dall'arrivo degli impianti sino alla cima.

 

 

 

 

 

 

 

 

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