L'itinerario
proposto è tra quelli più ambientalmente a rischio di tutte le Orobie. Prima o poi,
in nome dello "sviluppo della montagna", si sfrutterà sciisticamente questa valle, realizzando un
collegamento tra gli impianti di Colere e quelli degli Spiazzi di Gromo. In effetti come questo piccolo angolo di paradiso sia riuscito a
sfuggire agli assalti di strade, piste ed insediamenti turistici ha del
miracoloso.
Foto
1 (marzo 1999) - Il Monte Ferrante (a sinistra) ed il Ferrantino visti dalle
baite che si incontrano dopo le Stalle di Möschel.
Comunque, finché dura, conviene approfittarne..................L'itinerario
è abbastanza logico e non presenta particolari pericoli. Prestare attenzione
al tratto finale nel caso si voglia raggiungere la vetta del Monte Ferrante
(ramponi).
Percorrere la Valle
Seriana in direzione di Valbondione. Subito dopo il bivio di Ponte Nossa
prendere a destra per Villa D'Ogna - Valzurio. Proseguire sino a dove le
condizioni di innevamento lo consentono (solitamente si arriva sino alla
piccola frazione di Spinelli). Proseguire lungo la strada carrozzabile che,
dopo aver attraversato una bella pineta, arriva alla stupenda radura delle
Stalle del Möschel (m.1265). Seguire, sempre in direzione nord - est le tracce
della strada che, dopo aver attraversato una fascia boscosa, giunge alla baita
Pegherola di Mezzo (m. 1639).
Foto
2 (marzo 1999) - Il Monte Ferrantino (a destra) e la parete nord della
Presolana visti dal colletto che separa il Ferrantino dal Ferrante.
Verso nord si distingue ora l'arrivo della
seggiovia che sale da Colere. Salire liberamente il pendio esposto a sud sino
a giungere all'arrivo della seggiovia. Piegando a sinistra, in
direzione nord ovest, raggiungere in breve la vetta arrotondata del
Ferrantino. Prestare attenzione al primo tratto della salita, subito dopo l'arrivo
degli impianti, dove è facile trovare ghiaccio.
Volendo
si può anche proseguire e raggiungere, salendo a piedi il ripido tratto
finale, la vetta del vicino Monte Ferrante (m.2427).
La discesa si
effettua lungo lo stesso itinerario.
Foto
3 (febbraio 2004) - La Valzurio vista dalla Cima di Timogno.